Il possesso dei documenti di guida è obbligatorio; scopriamo quali sono e cosa fare in caso di dimenticanza
Salire in macchina ed accertarsi che nel serbatoio ci sia carburante sufficiente per arrivare a destinazione o quantomeno alla prima stazione di rifornimento non è l’unica cosa di cui il conducente del veicolo dovrebbe accertarsi.
Secondo il Codice della Strada, infatti, è responsabilità e obbligo del conducente accertarsi di essere in possesso di tutti i documenti di guida prima di immettersi nella circolazione.
Scopriamo quali sono questi documenti di guida e cosa accade durante un controllo in caso di dimenticanza.
- Indice articolo
- Quali sono i documenti che è sempre necessario avere con sé alla guida
- Sanzioni previste per aver dimenticato patente, assicurazione o libretto
- Cosa succede in caso di recidiva
- Come rimediare: entro quanto portare i documenti a far controllare
- Dimenticarsi i documenti alla guida costituisce illecito o reato?
- Cosa succede in caso di incidente se non si hanno con sè i documenti
- Differenza di sanzioni se si guida senza patente perchè non si è mai conseguita
- Link esterni di approfondimento
- Vuoi una consulenza legale?
Quali sono i documenti che è sempre necessario avere con sé alla guida
Con l’articolo 180 del Codice della Strada si regolamenta il Possesso dei documenti di circolazione e di guida.
Il comma 1 precisa che per poter circolare con veicoli a motore il conducente deve avere con sé sostanzialmente quattro documenti obbligatori per legge: la carta di circolazione, anche detto libretto, la patente di guida, l’autorizzazione per l’esercitazione alla guida e il certificato di assicurazione.
È doveroso precisare che ciascuno di questi documenti deve essere in corso di validità e che per coloro che svolgono determinate attività è obbligatorio anche il possesso dell’autorizzazione o la licenza, così come per gli istruttori di scuola guida devono avere l’attestato di qualifica professionale.
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Sanzioni previste per aver dimenticato patente, assicurazione o libretto
Il comma 7 dell’articolo 180 del Codice della Strada stabilisce che quando non si è in possesso di uno dei documenti previsti, il conducente è soggetto a sanzione amministrativa che va dai 42€ ai 173€, sanzione che passa da 26€ a 102€ per i conducenti di ciclomotori.
La legge, come detto, prevede che questi documenti debbano essere fisicamente in possesso del conducente ogni volta che si mette alla guida, e presentati all’agente che li richiede al momento del controllo.
Va altresì precisato che tale obbligo può essere superato nel caso in cui l’accertamento possa essere eseguito dagli agenti tramite la consultazione di banche dati o archivi pubblici, purché questo avvenga contestualmente al momento dell’accertamento.
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Cosa succede in caso di recidiva

Trattandosi, come approfondiremo tra qualche paragrafo, di un illecito e non di un reato, se il soggetto viene fermato alla guida senza libretto, patente e documenti di guida più di una volta, dimostrandosi così recidivo, non ci sono aggravi sulle sanzioni.
In questi casi si applica la medesima sanzione amministrativa dai 42€ ai 173€ o dai 26€ ai 102€ per i ciclomotori.
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Come rimediare: entro quanto portare i documenti a far controllare
La mancata presentazione dei documenti al momento dell’accertamento comporta solamente una sanzione amministrativa, perciò non vi è conseguenza penale se la loro mancata presentazione è giustificata da una semplice dimenticanza e non dalla loro totale assenza; caso, quest’ultimo, in cui si entra nello specifico delle conseguenze del circolare senza patente, senza libretto o senza assicurazione poiché non se ne è in possesso in senso lato.
A proposito di assicurazione, va precisato come dal 2015 in Italia non sia più obbligatorio circolare con il contrassegno della polizza sottoscritta, essendo il controllo della stessa effettuabile tramite accertamento telematico utilizzando la targa del veicolo.
Nel caso di mezzi adibiti al trasporto di persone o destinati al noleggio senza conducente, è possibile sostituire l’originale del libretto di circolazione con una fotocopia autenticata dello stesso che risulta valida ai fini di accertamento.
In caso di dimenticanza o di impossibilità di fornire gli estremi dei documenti per il controllo, l’agente accertatore indica le tempistiche entro le quali presentarsi agli uffici di polizia per fornire le informazioni richieste o esibire i documenti necessari all’accertamento.
Laddove non si rispettassero tali tempistiche, si incorre poi in una sanzione amministrativa che va dai 430€ ai 1.731€.
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Dimenticarsi i documenti alla guida costituisce illecito o reato?
La guida senza patente, assicurazione e libretto è stata depenalizzata a partire dal 2016; questo significa che non costituisce più un reato con conseguenze penali, ma costituisce “semplicemente” un illecito amministrativo che prevede quindi il pagamento di una sanzione.
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Cosa succede in caso di incidente se non si hanno con sè i documenti

In caso di sinistro è necessario ed utile ai fini della propria tutela personale, la compilazione del CID, ossia la Constatazione amichevole di Incidente.
La cosiddetta constatazione amichevole deve comprendere i dati del veicolo presenti sul libretto di circolazione, quelli del conducente presenti sulla patente di guida e quelli dell’assicurazione, perciò in loro assenza si hanno due possibilità: raccogliere i dati materialmente verificabili (quindi ad esempio numero di targa, numero di telefono e identità del conducente coinvolto nel sinistro) o chiamare la Polizia o i Carabinieri per intervenire e raccogliere loro i dati dei soggetti coinvolti.
Il risarcimento con l’assicurazione si può ottenere anche senza la compilazione e la presentazione del CID, ma i tempi, ed i rischi, sono ovviamente maggiori.
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Differenza di sanzioni se si guida senza patente perché non si è mai conseguita

Tutto ciò che è stato detto fino a questo momento si annulla se l’assenza della patente di guida al momento dell’accertamento degli agenti di polizia deriva dal mancato conseguimento della stessa o, peggio, dall’essersi messi in circolazione con la patente di guida revocata.
In questi casi il discorso è completamente diverso ed oltre alla sanzione amministrativa, che sale e può andare da un minimo di 2.257€ a un massimo di 9.032€, vi è anche la revoca del mezzo per 3 mesi.
In caso di recidiva, ossia l’aver commesso lo stesso illecito per almeno due volte nell’arco di un biennio, si entra nella fattispecie di reato con conseguente arresto fino a un anno e relativa confisca amministrativa del veicolo.
Nel caso poi in cui il soggetto individuato senza patente perché sospesa o revocata, fosse già sottoposto ad una misura definitiva, andrebbe incontro a una reclusione che può arrivare anche ai 3 anni.
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