Se quello di cui hai bisogno è riottenere la tua patente di guida, il nostro team di legali è pronto ad analizzare il tuo caso e ad affiancarti in ogni step del processo di recupero della tua licenza di guida.
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1) Quali sono le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza?
Per la guida in stato di ebbrezza sono previste diverse sanzioni sia amministrative che, in alcuni casi, penali. Per un neopatentato, ovvero un soggetto che ha la licenza di guida da meno di 3 anni, non è prevista alcuna tolleranza, mentre per tutti gli altri automobilisti la soglia di tolleranza è di 0.5 g/l. Superato il tasso alcolemico tollerato scattano diverse sanzioni, aumentate in caso di recidiva.
Con un tasso alcolemico di 0,5-0,8 g/l è prevista la sospensione della patente per un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 6, oltre che una sanzione amministrativa la cui entità può arrivare fino a 2.127€. Oltre gli 0,8 g/l e fino ad 1,5 g/l la sanzione amministrativa rientra tra gli 800 ed i 3.200€. Superato il tasso di 1,5 g/l l’auto di proprietà è passibile di confisca e la patente può essere sospesa fino a 2 anni.
APPROFONDIMENTI: Art 186 cds – Art 186 bis cds
2) Cosa succede se ho fatto un incidente mentre ero alla guida in stato di ebbrezza?
Chi guida in stato di ebbrezza e provoca un incidente stradale va incontro a diverse conseguenze, che ovviamente sono più gravi nel caso in cui si arrivi all’omicidio stradale per il quale è prevista anche la revoca della patente.
In tutti gli altri casi per il responsabile del sinistro stradale è previsto un raddoppio delle sanzioni penali, amministrative ed accessorie.
3) È possibile estinguere il reato di guida in stato di ebbrezza coi lavori socialmente utili?
Il conducente che con la sua condotta si è reso responsabile di un incidente stradale non può estinguere il reato facendo lavori socialmente utili.
Se il sinistro non è avvenuto invece, sussiste la possibilità di convertire la pena pecuniaria e detentiva e di far corrispondere ogni giorno di lavoro a 250€ di sanzione o ad un giorno di reclusione.
4) Come riottenere la patente in seguito al ritiro?
Dopo il ritiro della patente dovuto all’essere stati trovati alla guida in stato di ebbrezza, l’unico modo per ottenere nuovamente la propria licenza è rivolgersi ad un legale per poter fare ricorso oppure dinanzi al Giudice di Pace.
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1) Quali sono le sanzioni per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti?
Sono previste delle sanzioni da non sottovalutare per coloro che guidano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Secondo la normativa attualmente in vigore nel nostro paese, tutti coloro i quali vengono colti alla guida sotto l’effetto di sostanze con effetti psicotropi ricevono un’ammenda minima di 1.500 euro e massima di 6.000 euro. Per gli stessi trasgressori è previsto anche l’arresto, che va da un minimo di sei ad un massimo di dodici mesi.
La legislazione italiana prevede anche la sospensione del documento di guida per coloro che sono colti in flagrante a guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La sospensione della patente va da un minimo di un anno ad un massimo di due anni.
Per scoraggiare ulteriormente l’assunzione di queste sostanze prima di mettersi alla guida, è previsto un raddoppio del periodo di sospensione della patente in due casi: il primo riguarda il condurre un veicolo intestato a terzi, il secondo riguarda invece il provocare un incidente stradale. In entrambi i casi, se viene accertato che si stava guidando sotto l’effetto di sostanze psicotrope, si può vedere la propria patente sospesa per un periodo minimo di due anni e massimo di quattro.
Attualmente in Italia, mentre per la guida in stato di ebbrezza esiste una soglia minima oltre la quale si può parlare di reato, per l’utilizzo di sostanze psicotrope questa soglia minima non è ancora stata definita e viene perciò chiesto di valutare caso per caso le condizioni del conducente. M.
2) Come avviene l’accertamento per guida sotto sostanze stupefacenti e cosa succede se rifiuto di sottopormici?
Per verificare che il conducente si sia effettivamente messo alla guida dopo aver assunto sostanze con effetto psicotropo, è necessario effettuare un esame tossicologico. Il Pubblico Ufficiale che sospetti il comportamento illecito del conducente può avviare la procedura di accertamento, contattando personale sanitario specializzato e individuando un luogo appropriato ove effettuare il test. Il test tossicologico può essere effettuato in un ambulatorio medico attrezzato, o in alternativa direttamente in ambulanza.
La legge italiana non obbliga il conducente a sottoporsi al test tossicologico richiesto dal Pubblico Ufficiale. La stessa legislazione prevede però che in caso di rifiuto, il conducente con comportamento sospetto sia sottoposto alle medesime sanzioni in vigore per la guida in stato di ebbrezza e nello specifico per coloro che vengono colti con il tasso alcolemico più alto, ovvero pari o superiore a 1,5 g/l. Le sanzioni previste sono dunque l’arresto da sei mesi a un anno e l’ammenda da una somma minima di 1.500 euro a una somma massima di 6.000 euro.
3) É possibile estinguere il reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope coi lavori socialmente utili?
In Italia è possibile scontare le sanzioni e le pene previste per il reato di guida sotto effetto di sostanze dall’azione psicotropa scegliendo la via della sanzione sostitutiva. Essa si basa sullo svolgimento di lavori di pubblica utilità (LPU) ed è normata dall’articolo 187 del Codice della Strada.
Chi si rende colpevole di conduzione di un veicolo sotto effetto di sostanze stupefacenti riceve una sanzione pecuniaria ed una pena detentiva. Grazie alla sanzione sostitutiva è possibile convertire la sanzione pecuniaria in LPU (1 giorno di LPU per ogni 250 euro di sanzione) e anche la pena detentiva in lavori di pubblica utilità (1 giorno di LPU per ogni giorno di detenzione).
4) La marijuana è considerata al pari di altre sostanze stupefacenti?
La risposta a questa domanda è affermativa, la marijuana è considerata una sostanza stupefacente. Nella definizione di sostanza stupefacente si fa riferimento infatti alla capacità della sostanza di generare un senso di smarrimento, di allucinazione e di stordimento, mentre non si fa alcun riferimento all’origine della sostanza, che può quindi essere naturale o sintetica. I cannabinoidi possono generare questi effetti e quindi devono essere trattati come qualsiasi altra sostanza psicotropa.
La normativa italiana punisce quindi coloro che guidano sotto l’effetto dei cannabinoidi con le effettive sanzioni previste per la guida effettuata sotto effetto di stupefacenti. L’ammenda va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 6.000 euro, l’arresto per questa condotta va da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno. Sono previste inoltre la sospensione della patente di guida per un minimo di un anno e un massimo di due anni e la decurtazione di dieci punti.
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1) Quali sono e come variano le sanzioni per eccesso di velocità?
Le sanzioni per eccesso di velocità sono disciplinate dall’articolo 142 del Codice della Strada il quale prevede che la sanzione aumenti in base alla gravità dell’infrazione commessa. Fondamentale è anche la fascia oraria in cui viene riscontrato l’illecito poiché per un’infrazione che avviene tra le 22 e le 7 del mattino la sanzione è aumentata di ⅓. Chi supera i 60 km/h oltre il limite va incontro a sospensione della licenza di guida da 6 a 12 mesi, perdita di 10 punti dalla patente e sanzione amministrativa dagli 847€ ai 3.389€. Meno incisive sono invece le sanzioni qualora il superamento del limite fosse di un numero inferiore di km/h, mentre fino ai 10 km/h oltre il limite è prevista tolleranza.
2) Come faccio se mi è stata ritirata la patente per eccesso di velocità ma devo obbligatoriamente guidare per andare al lavoro?
I lavoratori cui è stata ritirata la patente per eccesso di velocità non devono preoccuparsi su come raggiungere il posto di lavoro. La legge prevede la possibilità di ottenere uno speciale permesso a fronte però di un allungamento del periodo di sospensione.
3) Posso contestare una multa per eccesso di velocità?
La multa per eccesso di velocità è contestabile dall’automobilista.
La contestazione deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della multa, deve essere fatta dinanzi al Giudice di Pace e può essere fatta per un presunto funzionamento scorretto del rilevatore di velocità o per una sua inadeguata segnalazione. Per l’automobilista è anche possibile richiedere i documenti ufficiali che attestano l’avvenuta manutenzione dell’apparecchio stesso.
4) In quali casi la sanzione è completamente annullabile?
Il conducente che dinanzi al Giudice riesca a dimostrare di aver infranto i limiti di velocità a causa di una situazione di pericolo e/o necessità imminente ed inconfutabile può ottenere il totale annullamento della sanzione.
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1) Che cosa succede se vengo coinvolto in un incidente mentre ho il cellulare?
Se l’incidente non viene provocato ma ci si ritrova solamente coinvolti in un sinistro mentre, al momento dell’impatto, un altro conducente si trovava al cellulare, si ha diritto ad un rimborso danni.
Se invece il sinistro viene riconosciuto come concorso di colpa e nel momento dell’impatto ci si trovava a fare uso di un dispositivo mobile, sta alla singola assicurazione decidere se intervenire o meno.
2) Quando e come è possibile contestare una multa?
In seguito ad un’infrazione si può contestare una multa quando si è convinti di aver subito un torto nell’essere stati sanzionati.
Si può fare ricorso al prefetto o al Giudice di Pace; nel primo caso si può presentare il ricorso entro 60 giorni dal verbale, ed il prefetto potrà a questo punto accogliere o respingere il ricorso: a seconda dei casi il conducente dovrà poi pagare o non pagare la sanzione.
Nel caso invece si volesse fare ricorso al Giudice di Pace, si può intervenire entro 30 giorni dal verbale.
3) Ogni quanto devo rinnovare la mia patente di guida?
Questo dipende dall’età anagrafica. Infatti fino ai 50 anni il documento di guida può essere rinnovato ogni 10 anni previa apposita visita per accertare l’idoneità del conducente.
Tra i 50 ed i 70 anni i tempi si accorciano, infatti l’esame deve essere condotto ogni 5 anni.
Si parla di ripeterlo ogni 3 anni quando l’automobilista in questione ha tra i 70 e gli 80 anni di età, e di doverlo sostenere ogni 2 anni per i guidatori over 80.
4) Sono sempre obbligato a comunicare i miei dati per il rilascio di un verbale?
L’omissione della comunicazione dei propri dati personali agli organi competenti dopo aver commesso un’infrazione più o meno grave e l’essere stati sanzionati comporta una seconda sanzione amministrativa dall’ importo minimo di 291 euro e dall’importo massimo di 1.166, senza che avvenga la sospensione del documento di guida o la decurtazione di punti da esso.
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A chi ci rivolgiamo?
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A TE che hai bisogno di convertire la tua sanzione amministrativa
A te che preferiresti poter estinguere la tua sanzione amministrativa in maniera alternativa e vuoi sapere come poterla convertire.
A TE a cui hanno tolto la possibilità di metterti al volante
A te, a cui è stata interamente revocata la patente e devi quindi trovare un modo per poterla conseguire nuovamente in breve tempo.
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ebbrezza
Effetto di
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